
Legge Bersani e pubblicità per gli ordini professionali
La Legge Bersani e pubblicità per gli ordini professionali: è consentita ma deve essere informativa.
Il Decreto Bersani, il cui obiettivo è promuovere lo sviluppo e la competitività e allo stesso tempo tutelare il consumatore, ha dato il via alla liberalizzazione di diversi settori produttivi tra cui i servizi professionali.
In particolare l’art. 2 abolisce tre divieti:
- il divieto di deroga alle tariffe professionali fisse o minime, nonché quello di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti
- il divieto, anche parziale, di pubblicizzare titoli e specializzazioni, caratteristiche e prezzi del servizio offerto
- il divieto di fornire all’utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare, attraverso società o associazioni di professionisti
Il decreto nasce dalle sollecitazioni dell’antitrust italiana e della Commissione europea che rileva una regolamentazione particolarmente restrittiva rispetto a quella degli altri Stati Europei supportato da tre fattori fondamentali:
- le spinte concorrenziali del mercato europeo e la necessità per gli ordinamenti più conservatori di allinearsi alle discipline più liberali di altri ordinamenti (rischio di discriminazioni alla rovescia)
- l’applicazione delle regole e dei principi comunitari in materia di antitrust e libera circolazione dei servizi.
- l’obbligo di fornire maggiori informazioni ai clienti [normativa a tutela dei consumatori]
- l’equiparazione dell’attività libero professionale all’attività d’impresa.
La direttiva 2016/123/CE stabilisce e regola la comunicazione professionale secondo l’art. 24
- gli Stati membri sopprimono tutti i divieti totali in materia di comunicazioni commerciali per le professioni regolamentate.
- gli Stati membri provvedono affinché le comunicazioni commerciali che emanano delle professioni regolamentate ottemperino alle regole professionali, in conformità del diritto comunitario, riguardanti, in particolare, l’indipendenza, la dignità e l’integrità della professione nonché il segreto professionale. Le regole professionali in materia di comunicazioni commerciali sono non discriminatorie, giustificate da motivi di interesse generale e proporzionate.
In sintesi:
- soppressione dei divieti di comunicazioni commerciali per le Professioni Liberali (art 24)
- l’attività pubblicitaria deve osservare le prescrizioni dei diversi Ordini Professionali (art. 24 c.2)
La Legge Bersani ha consentito agli Ordini professionali di farsi conoscere e scegliere dalla clientela adeguandosi al principio di libera concorrenza e di libertà di circolazione delle persone e dei servizi anche se l’attività pubblicitaria può essere vincolata dalle regole professionali.
In conclusione, i liberi professionisti possono farsi conoscere ma i contenuti sono vincolati da precise cautele dei diversi ordini professionali.
QUALI SONO I MEZZI UTILIZZABILI DAGLI ORDINI PROFESSIONALI
Il decreto non pone limiti ai veicoli da utilizzare ma impone che la pubblicità sia di tipo INFORMATIVA e non COMPARATIVA.
COME SFRUTTARE LA POSSIBILITA’ DI FARSI PUBBLICITA’?
- Prima di valutare l’opportunità di farsi pubblicità è fondamentale studiare la strategia di Marketing, perché la pubblicità è solo uno dei veicoli per posizionarsi sul mercato di riferimento.
- Affidarsi a professionisti del settore, che valutano attraverso lo studio della domanda e l’evoluzione del mercato è un’idea da non sottovalutare.
- La professione non è cambiata ma sono cambiate le aspettative, le necessità e gli stessi canali di ricerca.
- Farsi pubblicità senza tenere conto di tutto ciò significa andare allo sbaraglio e magari si rischia di avere un ritorno negativo.

